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Cosa vedere a San Pietroburgo: itinerario di due giorni alla scoperta di San Pietroburgo e Peterhof con informazioni pratiche di viaggio (documenti necessari, dove mangiare e dove dormire), ideato soprattutto per chi visita la città in crociera.
Dreams can come true.
Questa è la frase che mi rimbomba nelle orecchie ogni volta che penso al mio viaggio a San Pietroburgo.
Questa città è sempre stata nel cassetto dei miei sogni. Cassetto che sono riuscita ad aprire soltanto nel 2019, dopo anni che giro per il mondo e navigo i sette mari.
Che emozione incredibile!
La prima cosa che ti colpisce di San Pietroburgo è la sua maestosità. Tutto è enorme! Edifici pazzeschi, chiese titaniche, strade ampissime. Sembra di camminare nella città dei giganti!
Se arrivi a San Pietroburgo senza aver “studiato” cosa visitare potresti sentirti un po’ “dazed and confused” come i cari Led Zeppelin perché ci sono talmente tante cose da fare e da vedere che non è facile costruire un itinerario, soprattutto se non hai molto tempo a disposizione.
Io ad esempio sono arrivata a San Pietroburgo in nave e ho avuto solo due giorni per vedere la città prima di proseguire con la mia crociera sul Baltico.
Ho dedicato il primo giorno alla visita delle attrazioni principali di San Pietroburgo e il secondo alla meravigliosa Peterhof, la reggia di Pietro il Grande. Ti consiglio di fare lo stesso perché Peterhof è veramente spettacolare e non puoi assolutamente perdertela.
Se stai impazzendo cercando di creare il tuo itinerario di San Pietroburgo, smetti di grattarti la testa. Rilassati. Sono qui per semplificarti la vita.
Ok forse la vita no, ma il tuo viaggio a San Pietroburgo sì! Questo posso farlo!
Ho creato un itinerario che include le attrazioni imperdibili di San Pietroburgo che puoi vedere in un giorno. Questo itinerario è concepito in particolare per chi visita questa città in crociera e ha letteralmente le ore contate!
Alla fine di questo articolo ti darò anche delle informazioni pratiche su burocrazie, visti e altre cose noiose che devi sapere per il tuo viaggio.
Ma ora concentriamoci sul nostro itinerario!
Me la fai però una promessa? Ci torni a San Pietroburgo e ci dedichi qualche giorno in più la prossima volta? Io lo farò sicuramente e ti prometto che scriverò un altro articolo con un itinerario dai ritmi meno stakanovisti (dato che siamo in tema Russia).
Bene. Adesso colazione abbondante (sono sicura che se viaggi in nave questo non sarà affatto un problema), gambe in spalla e pronti a visitare questa meravigliosa città.
ITINERARIO DI DUE GIORNI DI SAN PIETROBURGO.
GIORNO 1: LE ATTRAZIONI PRINCIPALI DI SAN PIETROBURGO.
Io e la mia amica Cinzia abbiamo iniziato la visita di San Pietroburgo con una bella passeggiata lungo il fiume Neva.
Piccolo spoiler: abbiamo camminato tantissimo! Sia perché ci piace sia per sentirci meno in colpa per aver mangiato MILLE MILA ciambelline russe (ottime, ma non pensiamo già a mangiare, ci sarà tutta una bella sezione dedicata al cibo).
La passeggiata inizia dalle parti dell’incrociatore Aurora, la storica nave protagonista della Rivoluzione d’ottobre che segnò il crollo dell’impero russo.
INCROCIATORE AURORA.
L’incrociatore Aurora ne ha viste veramente tante!
In particolare la nave è conosciuta per aver sparato nel 1917 il colpo a vuoto che rappresentava il segnale d’avvio all’assalto del Palazzo di Inverno.
Se ti interessa la sua storia, puoi salire a bordo per visitare il museo che ripercorre la storia navale russa del Novecento.
Salutiamo Aurora e andiamo a vedere uno dei luoghi più importanti di San Pietroburgo: la Fortezza di Pietro e Paolo.
Lungo il percorso che unisce l’Aurora al ponte di ingresso della fortezza, troverai la Moschea di San Pietroburgo, che al tempo della sua inaugurazione nel 1913 era la più grande moschea d’Europa.
FORTEZZA DI PIETRO E PAOLO.
La Fortezza di Pietro e Paolo la possiamo chiamare benissimo la culla di San Pietroburgo. Infatti la nascita di San Pietroburgo coincide con la creazione della Fortezza, la cittadella edificata nel 1703 per ordine di Pietro il Grande.
Beh sembra proprio che Pietro non abbia badato a spese… d’altronde gli zar non erano certo noti per la loro sobrietà!
La Fortezza si trova sull’Isola delle Lepri e comprende una serie di edifici, tra cui spicca la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, oltre al Mausoleo dei Granduchi, il Museo Storico di San Pietroburgo e il Museo dello Spazio e della Tecnologia Missilistica (niente di meno!!).
L’edificio più importante è appunto la Cattedrale ortodossa che si distingue per il suo campanile dorato. L’interno della Cattedrale ospita le tombe degli zar della Russia imperiale.
Ci viene quasi il torcicollo a stare con la testa in su ad osservare l’altissimo campanile della cattedrale. Andiamo quindi a riposare un po’ la testa ammirando il meraviglioso panorama dalla spiaggia della cittadella (chissà se qualcuno ha mai avuto il coraggio di farsi un bagno!).
Quel sontuoso palazzo che vedi di fronte è il Palazzo di Inverno, uno dei simboli di San Pietroburgo, che fa parte del famosissimo museo dell’Ermitage.
Non sembra molto lontano vero? Andiamoci!
PALAZZO DI INVERNO (ERMITAGE).
Iniziamo con un piccolo fun fact. Perché l’Ermitage si chiama Ermitage?
La parola si riferisce a “eremitaggio”, ovvero un “piccolo rifugio” che la zarina Caterina La Grande si era creata nella dependance del Palazzo di Inverno.
Hai presente quei momenti in cui vuoi stare un po’ per cavoli tuoi e ti rinchiudi in quell’angolo di casa che è solo tuo? Ecco. Stessa cosa per Caterina, solo con qualche metro quadro in più.
E poi che fai? Non ce li appendi due quadri nella tua dependance personale?
Così Caterina ha iniziato a riempire il suo “piccolo rifugio” con opere d’arte acquistate dai vari mercanti d’Europa. La collezione poi gli è un po’ sfuggita di mano fino a diventare il celeberrimo Museo dell’Ermitage con più di 3 milioni di opere.
Un po’ come quando vai al supermercato per comprare il latte e torni con la spesa per l’esercito bolscevico (vogliamo sempre stare sul pezzo russo).
Dai un altro “sai perché”. Sai perché il Palazzo di Inverno si chiama Palazzo di Inverno? Questa è più facile ed intuibile. Perché il Palazzo di Inverno era la residenza invernale degli zar. Applausoni.
Fu costruito tra il 1754 e il 1762 su disegno dell’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli (italians do it better) ed è stato protagonista di tanti eventi della storia russa.
Il palazzo contiene ben 1500 stanze decorate con un lusso sfrenato.
Se vuoi (ehm ehm devi) visitare l’Ermitage, la collezione principale si trova nel “Complesso Principale” (che originalità) che comprende: il Palazzo di Inverno, il Piccolo Ermitage, il Nuovo Ermitage, il Gran Ermitage e il Teatro dell’Ermitage.
Poco distante dal Palazzo di Inverno si trova la meravigliosa Cattedrale di Sant’Isacco, un altro esempio della “sobrietà” russa.
CATTEDRALE DI SANT’ISACCO.
Se non ti è bastato il lusso sfrenato del Palazzo di Inverno, la Cattedrale di Sant’Isacco ti aspetta a braccia aperte.
Cupola d’oro, decorazioni di lusso, mosaici dorati e colonne di pietre preziose. In particolare mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta le colonne di malachite. Uno spettacolo!
Pensa che dopo la sua costruzione, facendo un piccolo recap di budget, la Cattedrale di Sant’Isacco si è distinta per essere per la sua realizzazione la più costosa d’Europa.
E visto che siamo in tema di classifiche, è la seconda chiesa ortodossa più alta (dopo la Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca) e la sua cupola è tra le più grandi al mondo.
Facciamo ora una bella passeggiata lungo il Moika, uno dei rami del delta del Neva, per arrivare alla Cattedrale di Kazan.
CATTEDRALE DI KAZAN.
La Cattedrale di Kazan si trova sulla Prospettiva Nevskij, la strada principale di San Pietroburgo.
Fu costruita tra il 1801 e il 1811 e dedicata alla Madonna di Kazan, molto amata in Russia.
Il disegno della chiesa è ispirato alla Basilica di San Pietro a Roma (mmm sì dai con un po’ di fantasia). In teoria il progetto originario prevedeva due colonnati, ma alla fine per qualche motivo sconosciuto ne è stato fatto solo uno.
D’altronde se hanno preso Roma come riferimento, si saranno anche ispirati al talento di noi romani di lasciare le cose a metà. Autoironia sorry.
Passeggiamo ora lungo il canale Griboedov per raggiungere l’ultima tappa dell’itinerario di oggi: la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato.
Prima di arrivare alla chiesa troverai alla tua destra il Museo Russo, che ospita tantissimi capolavori dell’arte russa.
CHIESA DEL SALVATORE SUL SANGUE VERSATO.
Questa volta il nostro “sai perché” sorge spontaneo.
Sai perché la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato ha questo nome così allegro e gioioso?
Perché fu costruita sul luogo in cui lo zar Alessandro II fu ucciso in un attentato del 1881. Fu il figlio Alessandro III a ordinarne la costruzione due anni dopo in commemorazione del padre.
La cappella di Alessandro II all’interno della chiesa segna il punto esatto in cui lo zar fu ferito a morte.
Nonostante il nome un po’ inquietante, la Chiesa sul Sangue Versato è veramente bellissima, con le sue cupolette decorate e colorate, tipiche dell’architettura russa.
Tra le molteplici attrazioni di San Pietroburgo, questa è quella che più desideravo di vedere. Quella che più mi ha fatto dire beh sì, sono decisamente in Russia. Oltre al fatto di indossare tre maglioni ad Agosto.
GIORNO 2: PETERHOF.
Una tappa imperdibile del tuo viaggio a San Pietroburgo è senza ombra di dubbio alcuna Peterhof, la residenza estiva degli zar fino al 1917.
Meraviglia delle meraviglie. Di fatto è una delle “Sette Meraviglie della Russia“. E Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Insomma Peterhof ha decisamente il suo perché.
La reggia di Peterhof fu costruita tra il 1714 e il 1723 per ordine di Pietro il Grande ed è un magnifico complesso di palazzi e giardini con fontane straordinarie, che da sole valgono la visita di questo luogo meraviglioso.
PETERHOF: PARCO SUPERIORE E PARCO INFERIORE.
Dunque Peterhof si divide in due parti: il Parco Superiore e il Parco Inferiore.
Il Parco Superiore è ad ingresso gratuito e include cinque fontane.
Ma i “pezzi grossi” si trovano nella parte a pagamento (puàpuàpuàpuàààà). Ovvero il Parco Inferiore che comprende il Gran Palazzo e il complesso di fontane più grande del mondo!
Senza dubbio la fontana delle fontane è la Gran Cascata, con le sue statue d’oro che cecano gli occhi. La più famosa è la statua di quel super macho di Sansone che con i suoi leggendari bicipiti apre le fauci di un leone feroce.
Coattissimo!
COME ARRIVARE A PETERHOF DA SAN PIETROBURGO.
Peterhof dista circa 30 km da San Pietroburgo. Vicino ma non troppo.
A mio avviso arrivarci con i mezzi è un po’ lungo e complicato, ma certamente fattibile.
Consiglio di prendere un taxi, risparmi tempo e il costo non è esagerato. O meglio, non è esagerato se lo lasci prenotare da uno del posto. Noi abbiamo chiesto alla reception del nostro hotel di prenotarci un taxi perché se la chiamata viene da russi doc le tariffe sono decisamente più contenute.
Il problema è però chiamare un taxi da Peterhof a San Pietroburgo perché lì sì che le tariffe salgono alle stelle.
Quindi secondo me l’opzione migliore è andata col taxi (prenotato da qualcuno del luogo) e ritorno con l’Hydrofoil, una barca che dal porto di Peterhof ti porta dritta davanti all’Ermitage.
ATTENZIONE!!! La barca va e viene dal porto del Parco Inferiore che, come abbiamo già detto, è a pagamento.
Una volta che esci dal Parco Inferiore non puoi più tornare indietro. Sembra una maledizione terribile, ma ci tengo particolarmente a sottolineare questo punto. Perché questo è esattamente lo sbaglio che abbiamo fatto noi.
Siamo uscite dal Parco Inferiore e volevamo rientrare per prendere la barca ma non c’è stato verso. Niente, le nostre doti da italiani furbacchioni con i russi non funzionano. Se esci non entri più. Fine della storia.
Quindi il mio consiglio è. Andata in taxi. Visita prima il Parco Superiore. Poi entra nel Parco Inferiore. Non uscire da lì per nessun motivo. Ritorno a San Pietroburgo in barca.
Leggi una seconda volta e ripeti insieme a me!
DOVE COMPRARE I BIGLIETTI PER PETERHOF.
Puoi comprare i biglietti per il Parco Inferiore online. Se vuoi entrare nel Gran Palazzo puoi acquistare il biglietto online solo da ottobre ad aprile, quando tra l’altro l’ingresso al Parco è gratuito perché le fontane sono chiuse. Per ovvi motivi aggiungerei. Brrr che freddo!
Nei mesi estivi puoi invece comprare i biglietti per il Gran Palazzo solo sul posto ma considera che ci sono solo due orari di apertura e le file sono spesso lunghissime.
Insomma visitare il Parco Superiore, il Parco Inferiore con tutte le sue fontane e il Gran Palazzo in una sola giornata è un po’ difficile soprattutto se hai le ore contate, a meno che non partecipi a un tour guidato che comprenda tutto.
SAN PIETROBURGO: TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI.
Come ti avevo promesso all’inizio dell’articolo, ecco finalmente la parte noiosa del mio racconto.
No dai scherzo, diciamo che è solamente la parte burocratica che concerne visti e lettere d’invito ad essere un po’ ostica.
Ti parlo anche di cose belle come dove mangiare e dove dormire, che a mio avviso sono tra le parti più emozionanti di un viaggio!
Ma prima il dovere! Pensiamo a carte e scartoffie.
VISTO E DOCUMENTI NECESSARI PER VISITARE SAN PIETROBURGO.
Allora. Da dove inizio?
Partiamo dal presupposto che per entrare in Russia serve il visto.
Ora da pochissimo tempo San Pietroburgo ha introdotto l’eccezione di poter visitare la città semplicemente con il visto elettronico che puoi richiedere online.
L’Italia rientra tra i paesi che possono richiedere il visto elettronico ma non puoi uscire dalla regione di Leningrado (la regione di San Pietroburgo). Quindi ad esempio non puoi andare a Mosca. Ma ci aggiorniamo con il tempo perché piano piano la Russia sta ampliando questa pratica del visto elettronico per estenderla su quasi tutto il territorio.
Al momento se vuoi girare liberamente e allegramente per la Russia ti serve un visto “regolare”.
La pratica è questa. Fai una prenotazione in albergo. Loro ti rilasciano in seguito alla prenotazione una lettera di invito (a pagamento o meno dipende dall’hotel). Lasci la lettera, il tuo bel passaporto e una tua foto in ambasciata e dopo qualche giorno lo ritiri con il tuo bel visto per la Russia in una pagina (con tanto del tuo nome e cognome in russo che emozione!!).
Quindi tieni in mente che se richiedi il visto “standard” dovrai stare per un po’ senza passaporto.
La domanda sorge spontanea. E se cambio idea sull’hotel? Visto che ormai mi hanno lasciato la lettera devo per forza soggiornare in quell’hotel specifico?
No. Si tratta di una lettera di invito, non di un patto di sangue. Diciamo che la lettera ti serve per ottenere il visto, poi nessuno controlla dove vai a dormire. Però ecco, qui entra in gioco il buon senso. Se tu inviti qualcuno e poi non viene un po’ ti offendi vero?
Altra domanda fondamentale. Se arrivo a San Pietroburgo in crociera mi serve il visto? La risposta è complessa.
Dunque se fai parte di un tour organizzato dalla nave non ti serve. Anche se prendi parte di un tour esterno che ti viene a prendere al porto e ti riporta, in quel caso non ti serve. Ma non puoi girare la città al di fuori di quel tour.
Mi spiego. Il primo giorno partecipi a un tour per vedere le mega attrazioni di San Pietroburgo. Una volta finito e rientrato in nave, non puoi uscire per conto tuo per uno stroganoff e un bicchiere di vodka.
Se invece vuoi avere la libertà di girare per San Pietroburgo come e quanto vuoi allora devi avere il visto, anche se sei in crociera.
Le procedure sono diverse. Puoi rivolgerti a un’agenzia, a un consolato, direttamente in ambasciata. Le varie opzioni hanno tempi e costi diversi.
Puoi anche chiedere il visto elettronico ma occhio alle limitazioni.
Io ho trovato tantissime informazioni precise e dettagliate sul blog Rusalia che ancora ringrazio per la chiarezza e la precisione in cui spiega letteralmente tutto ciò che c’è da sapere sulla Russia. Quindi se vuoi approfondire meglio questo argomento, io alzo le mani e cedo la parola a Irena, la curatrice di questo meraviglioso blog.
Uff che fatica! Passiamo finalmente ad argomenti più leggeri!
DOVE MANGIARE A SAN PIETROBURGO.
Consiglio a cuore aperto due ristoranti fantastici: Katyusha e Bellevue, molto diversi tra loro ma con due aspetti fondamentali in comune: ottimo cibo e location unica.
Katyusha si trova sulla famosa Prospettiva Nevski e si distingue per il suo arredamento unico. Sembra di entrare in una casetta delle bambole! Troppo carino!
Le cameriere sono tutte ragazze vestite con abiti tradizionali russi e il cibo è fantastico!
Noi abbiamo preso i pelmeni (dei ravioli di carne F-A-V-O-L-O-S-I conditi con panna acida che A-D-O-R-O) e lo stroganoff (straccetti di carne di manzo con cipolle, funghi e panna acida).
Tutto altro ambiente invece troverai al ristorante Bellevue, che si trova all’ultimo piano dell’elegantissimo Hotel Kempinski.
Perfetto se ti vuoi viziare un po’ in un’atmosfera a lume di candela con una vista magnifica su San Pietroburgo.
Noi abbiamo preso ancora una volta lo stroganoff: DIVINO!
Tra gli altri piatti tipici russi da provare c’è ovviamente il caviale (sia rosso che nero) e le varie zuppe di carne, patate e cavolo.
Dulcis in fundo, le ciambelline! Ecco un’altra promessa fatta a inizio articolo che mantengo.
C’è un posticino amato dai locali che prepara ciambelline a gogo a prezzi stracciati. Lo conoscono tutti a San Pietroburgo, infatti si riconosce dalla fila enorme che c’è all’ingresso, ma fidati ne vale veramente la pena.
Si chiama Pyshechnaya e si trova in una traversa della Prospettiva Nevski. Veramente un’ottima merenda!
Considera che non accettano né euro né carta di credito quindi assicurati di avere qualche rublo in contanti.
Noi abbiamo fatto quest’amara scoperta solo al bancone ma fortunatamente abbiamo incontrato dei ragazzi adorabili che ci hanno offerto le ciambelline! SPASIBA!
DOVE DORMIRE A SAN PIETROBURGO.
Certo arrivare a San Pietroburgo in nave da crociera e dormire in hotel è un po’ paradossale. Ma comodo. Per due motivi.
Innanzitutto se hai richiesto il visto standard e quindi hai prenotato un albergo per ottenere la lettera di invito tanto vale rimanerci a dormire!
Poi uscire e rientrare dalla nave non è affatto una passeggiata perché ogni volta dovrai rifare la fila per il controllo passaporti. Non è molto divertente vero? E il porto è abbastanza lontano dalle attrazioni principali di San Pietroburgo.
Inoltre gli hotel di San Pietroburgo non sono affatto cari!
Quindi sì anche se hai la tua bella cabina in nave, conviene comunque dormire in hotel.
Noi abbiamo scelto di soggiornare presso Liteyny Hotel. Ci siamo trovate benissimo, le camere sono pulite e molto semplici, il personale è veramente gentile e disponibile. Ci hanno aiutato tantissimo, prenotato i taxi e tenuto le valigie oltre l’orario di check in e check out.
Hanno giusto un ascensore da film di Dario Argento ma superato l’inquietante impatto iniziale ci abbiamo fatto l’abitudine. Anzi il brivido horror ci ha quasi divertite!
Ottima colazione abbondante inclusa nel prezzo, e posizione piuttosto centrale (circa due chilometri e mezzo dall’Ermitage, ottimi per smaltire stroganoff e ciambelline).
Booking.comSAN PIETROBURGO: INFO GENERALI
Lingua: Russo
Moneta: Rublo
Fuso Orario: GMT +3 (nessun cambio dell’ora in estate)
Paese UE: No
Paese Schengen: No
Roaming UE: No!! Disattiva tutti i dati del cellulare!!
Eccoci arrivati alla fine dell’articolo.
Come vedi visitare San Pietroburgo in due giorni è fattibile, serve solo un po’ di programmazione. Soprattutto per quanto riguarda la complicatissima burocrazia.
Inoltre devi considerare cosa visitare lungo il tuo itinerario in base a quello che ti interessa di più e al tempo che hai a disposizione. Io ad esempio sono entrata nella Cattedrale di Sant’Isacco e nella Chiesa sul Sangue Versato, ma avrei voluto vedere molto ma molto di più.
A iniziare dall’Ermitage. Purtroppo non sono riuscita ad inserire la visita di questo incredibile museo perché mi avrebbe impegnato veramente troppo tempo per potermelo godere in maniera decente.
E quindi ti saluto con la promessa che ci siamo fatti all’inizio dell’articolo, ovvero quella di tornare a San Pietroburgo una seconda volta e dedicarle i giorni che merita. Come prima cosa io entrerò nell’Ermitage. E tu?
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