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Cosa vedere a Jodhpur: itinerario di viaggio tra le cose migliori da vedere nella città blu dell’India in un giorno.
Dopo un impegnativo e polveroso viaggio notturno in treno da Jaisalmer finalmente è il momento della nostra fermata: Jodhpur.
Il treno è arrivato la mattina presto per cui abbiamo tutta la giornata per esplorare la città prima di proseguire verso Pushkar, la prossima tappa del nostro viaggio nel Rajasthan.
Molliamo le valigie al Moustache Jodhpur (ex goStops), ci diamo una sistemata, una spolverata, una lavata e ci dirigiamo verso il centro di Jodhpur.
Se Jaisalmer è la città gialla dell’India, Jodhpur è la città blu.
A Jodhpur infatti ci sono tantissime case blu che colorano il panorama della città. Ci sono due motivi essenziali dietro la scelta di questo colore. Il primo, prettamente sociale, per distinguere chiaramente le case dei Bramini, sacerdoti appartenenti alla casta più alta. Il secondo, più pratico, per proteggere dal caldo e allontanare le zanzare.
Se avessi saputo prima di questa funzione anti caldo e anti zanzare del blu mi sarei vestita diversamente. Ci sono stati dei momenti infatti in cui ho ritenuto altamente possibile l’eventualità per un essere umano di squagliarsi come un gelato!
Tra una sudata e l’altra siamo comunque riuscite a vedere le cose più importanti di Jodhpur in un giorno. Scopriamole insieme!
COSA VEDERE A JODHPUR IN UN GIORNO.
IL FORTE MEHRANGARH.
Dopo una ripida salita dal centro di Jodhpur arriviamo a Jai Pol, l’entrata principale del Forte Mehrangarh.
Tra le varie fortezze che ho visitato in India, il Forte Mehrangarh è decisamente quello che mi ha impressionato di più!
Innanzitutto per la sua imponenza. Il forte si erge infatti su un massiccio di 130 metri che sembra fondersi con la base stessa del castello.
E poi, oltre ad essere un luogo meraviglioso, è anche un luogo denso di storie macabre e sconvolgenti!
A partire dalla sua nascita! Si narra infatti che nel luogo dove oggi si trova il Forte Mehrangarh, abitasse un eremita. Quando nel 1459 il Maharaja Rao Jodha, fondatore di Jodhpur da cui la città prende il nome, ordinò la costruzione della fortezza, l’eremita si rifiutò categoricamente di andarsene.
Costretto poi ad abbandonare il suo rifugio, l’eremita lanciò una maledizione terribile sulla città e sui suoi abitanti.
Che ha fatto quindi Rao Jodha? Si è dato una grattatina? Ha riempito casa di amuleti scaccia malocchio? Si è fatto il bagno con prezzemolo e finocchio?
No! Ha deciso di seppellire un uomo VIVO nelle fondamenta del forte come buon auspicio! Logico no?
Un’altra storia incredibile la incontriamo più avanti, superando Loha Pol, l’entrata originaria del forte.
Qui troverai un muro con delle impronte di mani.
Che cosa carina penserai! Lo facevo anche io da giovane!
Nooo!! Cosa carina un ciufolo! Si tratta di una storia terribile!
Queste sono in realtà le impronte delle mogli del re lasciate poco prima di suicidarsi nel rogo funebre del marito. Questa era una pratica purtroppo molto diffusa in India fino a non molto tempo fa, chiamata Sati. La Sati era vista come un atto di immensa devozione delle mogli verso il loro uomo.
In realtà molte donne sceglievano la Sati perché dopo la morte del loro marito non contavano più nulla per la società e perdevano tutto, provando un grandissimo senso di vergogna e di umiliazione. Tanto che la morte sembrava un’opzione più dignitosa e appetibile.
Queste impronte in particolare sembrano appartenere alle mogli del Maharaja Man Singh, lasciate nel 1843 qualche istante prima di suicidarsi.
Con un brivido lungo la schiena iniziamo la visita di questo luogo incredibile e misterioso!
Il Forte è sede del Mehrangarh Museum che oltre alle stanze del castello ti permette di osservare abiti, manoscritti, dipinti (in particolare le meravigliose miniature) e i baldacchini per elefanti!
Puoi prendere l’audioguida che ti racconta altre storie interessantissime mentre visiti il forte.
Un altro aspetto magnifico del Forte Mehrangarh è l’incredibile panorama sulla città di Jodhpur e le sue casette blu!
MAUSOLEO JASWANT THADA.
Andiamo ora verso un altro luogo meraviglioso di Jodhpur: il Mausoleo Jaswant Thada, costruito nel 1899 da Sardar Singh in memoria del padre.
Niente si continua a parlare di morte! Scusami!
Ma anche se il Mausoleo Jaswant Thada conserva le tombe dei maharaja di Jodhpur, in realtà non ha nulla di macabro! Anzi, si trova immerso in un ambiente piacevolissimo, con il suo laghetto e i suoi giardini.
Inoltre il Jaswant Thada è uno splendore architettonico di marmo, tant’è che viene anche chiamato il Taj Mahal del Marwar, la regione di Jodhpur.
Oltre alle tombe dei sovrani, qui si trova anche una piccola galleria che espone i loro ritratti.
Il Mausoleo si trova in un altro punto panoramico di Jodhpur da cui puoi ammirare una vista stupenda sul Forte Mehrangarh.
PALAZZO UMAID BHAWAN.
Un altro edificio importante di Jodhpur è il Palazzo Umaid Bhawan, costruito tra il 1929 e il 1942 per ordine di Umaid Singh, l’ultimo maharaja di Jodhpur.
Oggi parte del palazzo è la residenza privata dell’ex famiglia reale, mentre un’ala è occupata dall’albergo di lusso Umaid Bhawan Palace.
Una “piccola” parte del palazzo ospita invece l’Umaid Bhawan Palace Museum, che ripercorre la storia della famiglia reale del Ventesimo secolo.
Con tutto il rispetto per la famiglia reale del Ventesimo secolo, noi abbiamo deciso di saltare l’Umaid Bhawan perché sarebbe stata per noi una deviazione troppo lunga avendo solamente una giornata a disposizione.
Ma ci torneremo, magari come ospiti del lussuosissimo albergo!
LA TORRE DELL’OROLOGIO E IL MERCATO SARDAR.
Scendiamo ora verso il centro della città per farci una passeggiata nella piazza del Mercato Sardar, dove spicca la sua iconica Torre dell’Orologio.
Il via vai di gente qui è continuo e nel mercato si trova veramente di tutto: spezie, frutta, verdura, vestiti, artigianato, utensili etc.
PASSEGGIATA PER VEDERE LE CASETTE BLU DI JODHPUR.
Infine non possiamo lasciare Jodhpur senza fare una passeggiata tra le sue casette blu.
Sono letteralmente ovunque quindi puoi tranquillamente spostarti a caso.
Io però devo confessarti un segreto. Più che passeggiare tra le stradine del centro, noi abbiamo usato praticamente tutti i tuktuk di Jodhpur. Non per pigrizia te lo giuro. Ma il caldo ci stava letteralmente togliendo la vita!
Salutiamo le casette blu e andiamo a incontrare il nostro autista che ci aspetta per portarci a Pushkar, la città vegana dell’India!
Ci sono tre cose che ricorderò sempre del mio viaggio a Jodhpur: le meravigliose casette blu, l’imponente fortezza con le sue macabre storie e l’afa incredibile!
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