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Cosa vedere a Chefchaouen: itinerario alla scoperta della perla blu del Marocco, con foto e consigli utili su come arrivare, dove mangiare e dove dormire.
Chefchaouen è una delle città più particolari ed affascinanti del Marocco.
Le casette blu, le strade acciottolate che scendono e salgono all’interno della medina, e la sua straordinaria posizione ai piedi delle montagne del Rif sono gli elementi che rendono Chefchaouen un posto unico e meraviglioso e un paradiso per i fotografi.
Io e la mia amica Cinzia siamo arrivate a Chefchaouen dopo un divertente road trip da Tangeri con tappa a Ceuta.
È febbraio. Mentre saliamo di quota per raggiungere Chefchaouen e i suoi 564 metri di altitudine cominciamo a sentire l’aria che si fa sempre più fresca.
Arriviamo in serata. Ci accomodiamo nel nostro splendido riad e non vediamo l’ora di svegliarci il giorno dopo per scoprire l’incantevole perla blu del Marocco.
COSA VEDERE A CHEFCHAOUEN: UN GIRO NELLA MEDINA.
Chefchaouen è un labirinto di strade acciottolate tutte da scoprire.
Più che chiederti cosa vedere a Chefchaouen, devi semplicemente “buttarti” nella medina e iniziare a girovagare.
Ogni angolo è uno scorcio meraviglioso da fotografare.
E ogni fotografia che scatti è unica.
Unica perché magari quella borsa che hai fotografato tu è già stata venduta e chissà ora in che parte del mondo si trova.
O perché magari ti passa davanti un gatto che si stiracchia mentre scatti la tua foto.
Oppure perché hai avuto la fortuna di immortalare una piccola scena della quotidianità locale.
O semplicemente perché hai scoperto quell’angoletto nascosto, magari ignorato da altri, ma che tu hai deciso di catturare per sempre con una foto.
Insomma mentre gironzoli per Chefchaouen hai la continua sensazione che le foto non sono mai abbastanza e che non rendono giustizia a quello che i tuoi occhi riescono a vedere.
Uno degli aspetti più affascinanti è osservare i vari prodotti che la gente del luogo vende per le strade.
Immancabili sono i magneti e i soliti souvenir.
Ma anche cose più particolari come piccoli oggetti fatti a mano in legno e in vimini.
O i tappeti e le tipiche lampade marocchine.
O i tajine, i piatti di terracotta tipici del Marocco che servono a cuocere la carne in umido.
Ma se vuoi vedere qualcosa di veramente unico di Chefchaouen, queste sono sicuramente le polveri colorate che gli abitanti usano per pitturare le loro case.
E la cosa più bella è che puoi goderti tutto questo senza quell’affollamento e quell’insistenza che solitamente caratterizza i venditori delle altre medine del Marocco.
Girando tra una stradina e l’altra a un certo punto capiterai a Plaza Uta el-Hammam, la piazza principale di Chefchaouen.
Probabilmente ti stai chiedendo perché Uta el-Hammam ha un appellativo così spagnoleggiante (Plaza) e non il classico “Place” francese.
E se non te lo stavi chiedendo forse ti ho appena messo io questa pulce nell’orecchio.
Chefchaouen ha visto nel 1494 un enorme affollamento di musulmani ed ebrei espulsi da Granada a causa dell’Inquisizione Spagnola.
Ed è per questo che Chefchaouen ha quest’impronta andalusa e che troviamo gli appellativi “calle” e “plaza” per le strade e per le piazze.
Ma ritorniamo a Plaza Uta el-Hammam.
Gli elementi che definiscono lo skyline di questa piazza sono le mura fortificate della kasbah e la Grande Moschea con il suo minareto.
Un’altra caratteristica di Plaza Uta el-Hammam è la presenza di tantissimi bar e ristoranti che offrono delle belle vedute dalle loro terrazze sulla piazza e sulle casette azzurre arroccate sul Rif.
COSA VEDERE NEI DINTORNI DI CHEFCHAOUEN: ESCURSIONI NEL PARCO NAZIONALE DI TALASSEMTANE.
Se oltre a visitare la città di Chefchaouen vuoi approfittare della sua splendida posizione ai piedi delle vette del Rif, ti puoi avventurare lungo numerosi sentieri nel parco nazionale di Talassemtane.
Il parco si estende immediatamente oltre la medina e puoi scegliere uno dei tanti percorsi in base al tempo che hai a disposizione.
Per i più avventurosi ci sono anche percorsi di più giorni.
Se invece come noi hai poco tempo a disposizione e vuoi incastrare un breve percorso nel parco nella tua gita a Chefchaouen, ti consiglio di percorrere il breve sentiero che porta alla Moschea Spagnola.
IL SENTIERO DA CHEFCHAOUEN VERSO LA MOSCHEA SPAGNOLA.
Uscendo dalla medina attraversa il fiume Ras-el Maa e dirigiti all’ingresso del parco.
Il sentiero che porta alla moschea Spagnola è quello che inizia sulla tua destra.
Si tratta di un percorso veramente breve, di una mezz’oretta circa, ma che ti permette di avere un assaggio del trekking nel Rif.
Una volta a destinazione ti accorgerai che la Moschea Spagnola non è niente di che.
Ma da qui puoi goderti degli splendidi panorami sulla medina di Chefchaouen.
E perché no giocare con le caprette locali!
Particolarmente suggestivo è osservare la medina durante la preghiera e ascoltare in silenzio il canto del muezzin che riecheggia da ogni dove dagli altoparlanti della città.
Rimaniamo sedute per un po’ a contemplare questo spettacolo e riscendiamo verso la medina prima che faccia buio, pronte per un bel tè alla menta che precede un’abbondante cena marocchina.
DOVE MANGIARE A CHEFCHAOUEN.
Plaza Uta el-Hammam è sicuramente il posto dove andare a mangiare.
Ci sono talmente tanti ristoranti che c’è l’imbarazzo della scelta ed offrono più o meno tutti lo stesso menù con i piatti tradizionali del Marocco.
A noi è piaciuto molto il ristorante Casa Aladin per le particolari decorazioni delle sale e la bella vista dalla terrazza.
Tra i classici ci sono i cous cous, i tajine di pollo, delle buonissime brochette (spiedini di carne mista) e le mie amatissime e bollentissime polpettine di kefta.
Tutto ottimo e squisito anche se non scorderò mai la sincope che mi è venuta quando mi è stato detto “Desolé, les gateaux marocains sont terminés”.
E colgo l’occasione per scusarmi con il cameriere per aver reso il tutto piuttosto imbarazzante. Perdonami garçon, ma mi hai veramente spezzato il cuore!
COME ARRIVARE A CHEFCHAOUEN.
Chefchaouen è tanto bella quanto difficile da raggiungere.
Diciamo che non si trova proprio lungo i classici itinerari turistici e non ci sono stazioni del treno vicine come nelle maggiori città del Marocco.
Il modo migliore per arrivarci è sicuramente in auto.
Si può eventualmente ordinare un taxi ma i costi possono essere abbastanza alti se prenotato da casa o tramite un’agenzia. Se invece organizzi tutto in loco preparati ad ardue e lunghe contrattazioni sul prezzo.
Il modo più economico, e sicuramente più divertente, è noleggiare un’auto e guidare in autonomia e in libertà verso Chefchaouen.
Noi abbiamo prenotato l’auto da casa e l’abbiamo ritirata all’aeroporto di Tangeri. Se anche tu parti da Tangeri ne puoi approfittare per fare una bella e avventurosa deviazione per Ceuta, l’enclave spagnola del Marocco, proprio come abbiamo fatto noi.
DOVE DORMIRE A CHEFCHAOUEN.
Sono fermamente convinta che la scelta migliore e più autentica per dormire in Marocco è il riad, ovvero la tradizionale struttura ricettiva locale che si sviluppa intorno a un cortile.
Noi abbiamo scelto Résidence Hotelière Chez Aziz, un graziosissimo riad che offre degli appartamenti belli ed eleganti.
Chez Aziz si trova a pochi passi dalla medina e i ragazzi della reception ti aiutano a parcheggiare l’auto gratuitamente.
La disponibilità di parcheggio è un aspetto fondamentale che devi valutare nella scelta del tuo alloggio perché, come ti ho accennato poco fa, il modo migliore per raggiungere Chefchaouen è in auto.
Quello che sicuramente mi ha colpito di più di questo riad è la colazione. Non la dimenticherò mai.
Innanzitutto viene servita in camera. E poi è semplicemente favolosa! Paste freschissime, pane locale, pan cake, marmellate, miele, salsine varie. 10 e lode.
Booking.comChefchaouen ci è piaciuta veramente tanto. È una città che non vedevo l’ora di esplorare per le sue meravigliose casette blu e per la sua magica atmosfera così particolare.
Probabilmente non ha quegli aspetti tradizionali che nelle altre città del Marocco si impongono con forza. Ad alcuni ricorda un po’ la Grecia, ad altri un po’ l’Andalusia.
Io l’ho trovata invece completamente unica nel suo genere. Marocchina ma non troppo. Dall’aspetto uniforme ma mai banale. Africana ma con una fresca brezza di montagna.
Insomma io Chefchaouen la promuovo a pieni voti e sono sicura che lascerà un impatto straordinario anche a te!
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MARRAKECH: ITINERARIO DI 4 GIORNI
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CEUTA: UN PEZZETTINO DI SPAGNA NEL MAROCCO
I GATTI DEL MAROCCO: I 10 SCATTI PIÙ BELLI
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Grazie ragazze🙏 per questo report del vostro bel viaggio, è stato bello e anche divertente leggervi..🤗 oltre che utile per le informazioni!
Fra una settimana si parte, 10 giorni on the Road per scoprire la parte atlantica di questo meraviglioso paese in cui torno per la 3 volta anche io! 💗
Grazie per le gentili parole Angela 😍
Divertiti tantissimo, e salutami il nostro amato Marocco💙