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Cosa fare a Reykjavik in un giorno: itinerario per scoprire i punti di interesse della capitale dell’Islanda.
Siete arrivati in Islanda e probabilmente vi state chiedendo cosa fare a Reykjavik in un giorno prima di iniziare l’esplorazione del resto del paese.
Solitamente Reykjavik è la prima tappa di un viaggio in Islanda e rappresenta la base di partenza per meravigliose escursioni nei dintorni. Visitare Reykjavik in un giorno solo è assolutamente fattibile e piacevole.
Ma da dove iniziare?
Qui trovate il mio itinerario da cui potete prendere spunto per la vostra visita di Reykjavik in un giorno.
ITINERARIO PER VISITARE REYKJAVIK IN UN GIORNO.
HARPA.
Io ho iniziato l’esplorazione della città con una bella passeggiata sul lungomare, partendo dall’Harpa.
L’Harpa è l’auditorium di Reykjavik e viene adibito anche a sala conferenze. Si tratta di una recentissima costruzione inaugurata nel 2011 ed è diventata in poco tempo una delle icone della capitale islandese.
Decido di entrare, un po’ per curiosità, un po’ per trovare riparo dal vento freddo. Il lungomare offre delle passeggiate suggestive ma è anche la parte più ventosa della città quindi attrezzatevi con giacche antivento e quant’altro. Sì, anche a luglio!
L’edificio è costruito in vetro e acciaio e crea dei giochi di luce veramente particolari.
Mi faccio forza e coraggio e lascio il calduccio dell’Harpa per riprendere la mia passeggiata tra vento e pioggia.
PASSEGGIATA SUL LUNGOMARE DALL’HARPA AL SUN VOYAGER.
Il breve tratto che collega l’Harpa al Sun Voyager è un classico di ogni visita a Reykjavik.
Si incontrano turisti intenti a fare foto, gente a passeggio e runner concentrati nella loro corsa.
SUN VOYAGER.
La scultura chiamata “Sun Voyager”, o “Sólfar” in lingua locale, è il simbolo della città e rappresenta la barca dei sogni. Viene chiamata così perché è stata realizzata con l’idea di dedicare un inno al sole.
Jón Gunnar Árnason, lo scultore che la realizzò, intendeva rappresentare il desiderio che spinge alla scoperta di territori sconosciuti. La scultura, sebbene molto semplice, è inserita in uno scenario molto suggestivo e si possono fare delle belle foto con lo sfondo del mare e dell’Harpa in lontananza.
Ed è qui che comincio a conoscere i primi esploratori stranieri alle prese con l’ardua impresa di immortalare faccia, Sun Voyager, mare e Harpa in un solo selfie. Notando io la loro difficoltà e loro la mia, ci aiutiamo a vicenda con i nostri scatti e entusiasti ci scambiamo idee, opinioni e consigli su cosa fare a Reykjavik e dintorni.
PASSEGGIATA SUL LUNGOMARE DAL SUN VOYAGER A HOFDI HOUSE.
La passeggiata tra il Sun Voyager e Höfði House è di circa 1 kilometro.
Lungo il cammino si incontrano diverse sculture tra cui la Partnership Sculpture, donata alla città dall’Ambasciatore degli Stati Uniti 50 anni dopo l’inizio dei rapporti diplomatici tra Islanda e Stati Uniti.
HOFDI HOUSE.
Questa graziosissima casetta dal bellissimo panorama sul mare fu costruita nel 1909 per ospitare il console francesce Jean-Paul Brillouin.
Ciò che però la rende storicamente rilevante è il fatto che nel 1986 qui nella Höfði House si è tenuto il summit di Reykjavik, in cui si sono incontrati Reagan e Gorbaciov, aprendo la strada alla fine della Guerra Fredda.
La casa non è visitabile ma ci si può avvicinare e leggere le targhe informative sui vari personaggi che vi hanno abitato.
Lasciamoci il mare alle spalle e addentriamoci tra le varie stradine della città per raggiungere la chiesa Hallgrímskirkja.
HALLGRIMSKIRKJA.
La chiesa Hallgrímskirkja è l’edificio che definisce lo skyline di Reykjavik. È infatti visibile pressoché da qualsiasi punto della città.
La chiesa è luterana ed ha una caratteristica facciata formata da una schiera di colonne che crescono di altezza man mano che si avvicinano alla torre centrale. Nella piazza della chiesa si trova la statua del vichingo Leif Erikson, il primo esploratore europeo ad essere approdato in terra americana.
Ne approfitto per cercare riparo dall’incessante pioggia ed entro nella chiesa, dove si può ammirare il Klais Organ, l’organo più grande dell’Islanda.
Inoltre si può salire sulla torre della chiesa per guardare il panorama di Reykjavik.
STRADINE PER LO SHOPPING: SKOLAVORDUSTIGUR E LAUGAVEGUR.
Skólavörðustígur e Laugavegur. Non sono parolacce lo giuro! Sono due bellissime stradine in pieno centro con tanti negozietti di souvenir e casette colorate dove è veramente piacevole passeggiare.
Gli islandesi sono ben consapevoli della complessità delle parole del loro vocabolario e non mancano di scherzarci sopra!
“What part of Eyjafjallajökull don’t you understand?” – tradotto: “Quale parte di Eyjafjallajökull non hai capito?” – è una scritta che troverete ovunque su tazze, t-shirt, bicchierini e quant’altro nei vari neogozi di souvenir.
Skólavörðustígur parte in discesa dalla piazza della chiesa Hallgrímskirkja e finisce su Laugavegur.
Ho passeggiato più volte su queste due stradine e sulle loro traverse e parallele. Mi piace veramente l’atmosfera che si respira in questa parte della città.
E in un paese così nordico, non manca mai lo spirito natalizio! Neanche a luglio!
COLLINA ARNARHOLL E DINTORNI.
Hverfisgata è una parallela di Laugavegur, dove si incontrano la Culture House e il Teatro Nazionale di Islanda, e termina in prossimità della collina di Arnarholl, con in cima la statua di Ingólfur Arnarson, il fondatore di Reykjavik.
Si dice che il guerriero vichingo, in fuga dalla Norvegia, volle che il luogo dove insediarsi al suo arrivo nell’isola fosse deciso dall’intervento divino. Secondo un rito scandinavo, durante la sua navigazione verso l’Islanda avrebbe quindi lanciato in mare le colonne ligne del trono per poi cercarle lungo la costa una volta arenate. Arnarson e i suoi uomini furono parecchio fortunati, visto che le colonne si arenarono proprio a Reykjavik, dove trovarono un ottimo terreno per stanziarsi nell’874.
Fu lui ad aver dato il nome Reykjavik alla città, che significa baia fumante per la presenza delle sorgenti calde nei dintorni.
Dalla collina Arnarholl, camminando su Lækjargata, si passa davanti all’Ufficio del Primo Ministro di Reykjavik e si arriva nei pressi del lago Tjörnin.
LAGO TJORNIN E MUNICIPIO.
Lo splendido lago Tjörnin, situato nella zona del municipio, è un gioiellino d’acqua nel centro di Reykjavik e costituisce un meraviglioso scorcio paesaggistico all’interno della città. Approfittatene per fare delle bellissime foto.
Io sono stata particolarmente fortunata: questo gabbiano ha deciso di spiccare il volo proprio durante il mio scatto!
Intorno al lago si trovano: il municipio di Reykjavik, la chiesa Frikirkjan e un incantevole parco dove regna il silenzio e la pace. Un posto meraviglioso per una passeggiata nel verde, respirando aria pulitissima, in un’atmosfera tranquilla e serena.
Terminato il giro del parco e del lago e riavvicinandosi al Municipio, si raggiunge l’area della Cattedrale di Reykjavik, chiamata Dómkirkjan in lingua locale.
DOMKIRKJAN E DINTORNI.
La Dómkirkjan, o Cattedrale di Reykjavik, è la chiesa più antica di Reykjavik ed è un luogo di culto luterano.
Si trova nell’area di Austurvöllur accanto all’Alþingishúsið, la sede del Parlamento Islandese.
Quest’ultimo riporta sui timpani delle sue finestre dei rilievi che rappresentano le figure che secondo la leggenda sono stati affrontati da Arnarson al suo arrivo in Islanda: un dragone, un avvoltoio, un gigante e un toro.
Poco lontano si trova una piazzetta dove ogni sabato vengono allestite delle bancarelle per lo street food: la piazza Fógetagarður. Al centro della piazza si trova la statua di Skúli Magnússon, il fondatore della Reykjavik moderna.
Camminiamo su Túngata e arriviamo all’ultima tappa del nostro itinerario di Reykjavik in un giorno: la Cattedrale di Cristo Re.
LA CATTEDRALE DI CRISTO RE.
La Cattedrale di Cristo Re, o Dómkirkjan Krists Konungs, è l’unica chiesa cattolica dell’Islanda.
I cattolici rappresentano una piccola minoranza all’interno della comunità islandese, la cui religione principale è il luteranesimo. L’Islanda è comunque un paese aperto a ogni religione e si sta progettando anche la costruzione di una moschea per la comunità musulmana.
Esiste inoltre una parte della popolazione che crede fermamente nell’esistenza degli elfi. Se lungo le strade incontrate dei massi di pietra con un triangolino rosso o blu dipinto sulla parete, quello sta proprio a segnalare un’abitazione elfica! Curioso no?
Reykjavik è una città molto piccola e questo itinerario si può completare in qualche ora, quindi gustatevelo con calma senza fretta. Camminate piano, fate foto, chiacchierate con chi incontrate in giro, sedetevi su qualche panchina e godetevi l’atmosfera rilassata di Reykjavik.
Oppure se anche voi come me amate correre e ne volete approfittare per farvi una bella corsetta in uno dei posti più suggestivi al mondo per farlo, beh avete proprio avuto un’ottima idea!
DOVE CORRERE A REYKJAVIK.
Inizialmente non sapevo bene dove iniziare la mia corsa. Di solito per correre scelgo i parchi e quindi avevo pensato alla bellissima area verde del lago Tjörnin.
Chiedo a Jon, il proprietario della guesthouse dove ho alloggiato, se ha qualche suggerimento per un bel percorso. Lui mi ha detto che il parco del lago Tjörnin è sì bellissimo ma molto piccolo, per cui mi sarei ritrovata a fare un miliardo di giri lungo lo stesso perimetro, un po’ come i criceti.
Mi ha quindi indicato un altro itinerario sulla mappa e per questo credo che non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza! È stato il tratto di corsa più bello che abbia mai percorso! Mi sarei trasferita a Reykjavik solo per correre lì ogni giorno.
In pratica dall’Harpa invece di andare sul Sæbraut verso il Sun Voyager, andate nella direzione opposta su Geirsgata fino ad arrivare ad una rotatoia da dove si vede il mare. Avvicinatevi alla costa e noterete due piste: una per i ciclisti e una per i runner o per chi vuole semplicemente camminare.
Lì inizia un sentiero stupendo lungo la costa con panorami da togliere il fiato: lunghe scogliere, distese verdi, le isole di Hólmar e Lambastaðaske in lontananza, il faro di Grotta. Non ho foto da mostrare dato che per me correre significa anche staccare dal mondo e non porto il telefono con me, ma vi posso garantire che quello che vedrete e le sensazioni che proverete sono uniche!
Considerate che le pioggie sono frequenti per cui portatevi la giusta attrezzatura impermeabile da corsa.
COME VESTIRSI IN ISLANDA.
Uno degli errori più grandi che ho fatto nella vita è stato quello di mettere i jeans nella mia valigia per l’Islanda. Credo che non esista altra cosa al mondo che assorba e trattenga più acqua del materiale dei jeans!
Il primo giorno mi sono ritrovata con le gambe gelate a battere i denti. Gambe bagnate, freddo e vento non sono la migliore delle combinazioni.
Sono tornata in camera e mi sono cambiata, mettendomi i pantaloni impermeabili che uso per correre.
Vestiti impermeabili è la parola chiave se volete sopravvivere in Islanda. Portatevi anche magliette termiche, giacche antivento e k-way.
Un viaggio in Islanda è un viaggio meraviglioso, non fatevelo rovinare da un abbigliamento sbagliato.
Ovviamente questo vale per un viaggio in estate. Se andate in inverno credo che solo un eschimese sappia dirvi quale sia l’abbigliamento giusto!
COME SPOSTARSI A REYKJAVIK.
Personalmente, io mi sono sempre spostata a piedi. Reyjkavik è una città talmente piccola che si gira tranquillamente camminando.
Inoltre il mio alloggio era in pieno centro per cui ho non ho avuto bisogno dei mezzi pubblici per raggiungere le attrazioni principali.
Solamente l’ultimo giorno ho preso l’autobus per raggiungere il terminal delle navi da crociere.
Ci sono molte linee di autobus che percorrono tutta la città di Reykjavik. In Islanda non esiste la ferrovia, per cui niente treni o metropolitana.
Il sistema di trasporto sembrerebbe un sistema molto efficiente se non fosse per il fatto che i conducenti dell’autobus non danno il resto! Per cui prima di salire sull’autobus assicuratevi di avere la somma esatta (480 corone) per il vostro viaggio altrimenti o vi fanno scendere o semplicemente si tengono il resto. A me sono capitate entrambe le opzioni!
Devo dire che in questo ho trovato la prima falla in un sistema urbano organizzato alla perfezione.
Ammetto però di non aver utilizzato l’app (Strætó) che permette di acquistare il biglietto dell’autobus online e mostrarlo direttamente al conducente dal proprio telefonino.
COME ARRIVARE A REYKJAVIK DALL’AEROPORTO DI KEFLAVIK.
Dall’aeroporto di Keflavik operano due compagnie di autobus: Grayline e Flybus.
Io ho scelto Flybus e mi sono trovata benissimo!
Si può prenotare in anticipo il transfer sul loro sito internet: Flybus. Si seleziona il punto di arrivo, o la vostra Guesthouse se presente nell’elenco, e in base a quello viene calcolato il prezzo finale, che dovrebbe comunque aggirarsi intorno alle 3000 corone.
Il pullman vi porterà fino alla stazione centrale degli autobus, e da lì sarete smistati sui diversi pullmini in base alla destinazione finale.
Le partenze sono in connessione con i vari arrivi dei voli, per cui anche se il vostro volo è in ritardo, l’autobus vi aspetterà.
Veramente un ottimo servizio!
Ovviamente sono disponibili anche i taxi ma costano veramente tantissimo!
DOVE ALLOGGIARE A REYKJAVIK.
Mettetevi l’anima in pace: l’Islanda è cara. Carissima. Credo il posto più caro in cui io sia andata.
Per mangiare me la sono cavata comprando del pane in cassetta e affettato, che mi sono centellinata con parsimonia durante il mio soggiorno in Islanda.
Per gli alloggi però non si scappa. Mettetelo in conto che sono cari e regolatevi di conseguenza. E soprattutto prenotate con largo anticipo! Improvvisare un viaggio in Islanda last minute vi costerà una fortuna per cui organizzatevi per tempo.
Booking.comIo personalmente straconsiglio la guesthouse dove sono stata io. Se mai dovessi tornare a Reykjavik tornerei sicuramente qui.
Si chiama Butterfly Guesthouse ed ha una posizione fantastica in pieno centro.
È una guesthouse curatissima e pulita, con degli spazi in comune per socializzare tra cui una bellissima cucina.
Io sono stata in una camera singola con bagno privato, piccolissima ma che ha tutto quello di cui puoi aver bisogno.
Il proprietario Jon è una persona estremamente gentile e disponibile, che mi ha dato tanti consigli e suggerimenti e mi ha fatto sentire come a casa.
Veramente un posto meraviglioso che mi è rimasto nel cuore! Un po’ come tutta l’Islanda!
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