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Dove si trovano i resti del muro di Berlino? Percorri i luoghi di Berlino dove puoi osservare i frammenti originali del muro.
Ripercorrere i resti del Muro di Berlino è senza dubbio una ricerca emozionante.
“Nessuno ha intenzione di costruire un muro!”. Così parlò Walter Ulbricht proprio 2 mesi prima della costruzione di quel maledetto muro che divise la città per quasi 30 anni. 30 anni di oppressione, ingiustizia e paura.
Io ero veramente troppo piccola per ricordarlo, ma il 9 novembre 1989 fu una giornata incredibile. Crolla il muro di Berlino e si apre un nuovo capitolo della storia tedesca, pieno di speranze e di fiducia verso il futuro.
Il muro però non fu distrutto completamente. Alcuni pezzi sono ancora in piedi ed è possibile avvicinarsi e toccarli.
Ma dove si trovano i resti del muro di Berlino?
Iniziamo innanzitutto a ricostruire il tracciato del muro.
In questa mappa, realizzata da Berlino Guida, è possibile osservare l’ubicazione originale del Muro di Berlino.
Se percorrete questa linea vi accorgerete che una doppia fila di blocchetti di granito posti sul suolo della città segnala il tracciato del Muro.
Alcuni pezzi del muro si trovano esattamente dove si trovavano in origine, altri invece sono stati spostati e riposizionati.
Vi segnalo alcuni luoghi dove potete vedere i resti del Muro di Berlino.
1. EAST SIDE GALLERY.
L’East Side Gallery è il tratto più lungo rimasto del Muro di Berlino: 1 kilometro e 300 metri.
Non solo è il più lungo, ma anche il più vistoso.
Artisti provenienti da tutto il mondo si sono recati in questo luogo per dipingere murales e graffiti ed esprimere il proprio estro sul tema della pace e della libertà.
Tra i murales più celebri figurano:
- il bacio tra Brèžnev e Honecker di Dimitrji Vrubel;
- l’auto che sfonda il Muro di Birgit Kinder;
- le teste stilizzate di Thierry Noir.
L’East Side Gallery si trova lungo il fiume Sprea e si estende dal Ponte di Oberbaumbrücke fino alla stazione di Ostbanhof.
2. POTSDAMER PLATZ.
A Potsdamer Platz si trovano dei blocchi del Muro di Berlino con dei pannelli informativi che presentano articoli e fotografie.
Non riuscirete a fare a meno di notare una miriade di gomme da masticare appiccicate al muro.
Ma perché ci sono gomme da masticare appiccicate al muro di Berlino?
Gomme d’epoca? Niente affatto! Nessuno poteva avvicinarsi al muro, figuriamoci se potevano appiccicare delle gomme da masticare!
Purtroppo sono il risultato di libere iniziative di turisti che, credendosi artisti originali e fantasiosi, in realtà non fanno altro che ricoprire pezzi di storia di un insensato vandalismo.
Chi ha iniziato questa tradizione è un mistero. Un po’ come i lucchetti sui ponti e sui pali.
E a proposito di lucchetti… pare che siano arrivati anche qui!
3. TOPOGRAFIA DEL TERRORE.
All’ingresso della Topografia del Terrore noterete un lungo frammento del muro di Berlino.
Questo pezzo di Muro è diverso da tutti gli altri. Niente murales, niente graffiti e niente gomme da masticare. È un pezzo di muro freddo, spoglio, grigio.
Devo dire che tra i vari resti del Muro di Berlino che ho incontrato questo è quello che mi ha impressionato di più. Inizialmente quasi ti sfugge all’occhio per quanto è semplice, ma quando poi inizi a osservarlo ti rendi conto di qual era il vero aspetto del Muro di Berlino.
Non erano frammenti colorati. Non c’erano murales.
Era un lungo blocco di cemento. Freddo, spoglio, grigio. Proprio come questo.
4. BERNAUER STRASSE.
Segnalo infine un altro luogo dove poter osservare i resti del Muro di Berlino: Bernauer Strasse.
Fu proprio a Bernauer Strasse che iniziarono ad abbattere il Muro. Qui si trova anche il Centro di Documentazione che custodisce fotografie e documenti d’epoca.
Poco lontano si trova Mauerpark, che significa appunto il parco del muro. Ogni domenica d’estate si tiene un karaoke dove ognuno è libero di cantare le proprie canzoni preferite.
Qui oggi finalmente pervade un’allegra atmosfera di libertà, ben lontana dal buio periodo di oppressione e paura dei terribili anni del Muro di Berlino.
“All in all it’s just another brick in the wall.
All in all you’re just another brick in the wall.” (Pink Floyd – Another Brick in the Wall)
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