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Fare un viaggio in Marocco è come partire per un altro mondo rimanendo però sullo stesso pianeta.
È incredibile pensare che esiste un posto così diverso a soli pochi chilometri dall’Italia. Sali su un aereo e solamente dopo un paio di ore ti ritrovi in una terra esotica, in un altro continente.
Il Marocco è un paese dal fascino tutto suo, dal paesaggio ricchissimo ed eterogeneo. In Marocco puoi sciare sulle vette dell’Atlante, fare surf sulle onde di Taghazout, avventurarti in cammello tra le dune del Sahara.
Perderti tra le strade caotiche delle medine, girovagare tra i souk e contrattare per ore il prezzo dei fantastici prodotti e generi locali: olio di argan, burro di karité, zenzero, tè alla menta, tajine, lampade, cristalli all’eucalipto, saponi profumati al sandalo, all’ambra o al muschio bianco, profumi e incensi.
E dopo tutte queste contrattazioni al mercato puoi finalmente rilassarti in un hammam, con secchiate d’acqua calda (lo so detta così non sembra molto rilassante, ma fidati lo è veramente), scrub e massaggi.
Il Marocco è anche ricco ma proprio ricco di moschee, ma l’accesso è consentito solo ai musulmani.
Lo so, sarebbe interessante entrare in una moschea ma, essendo luogo di culto, la visita non è permessa. Ma non preoccuparti! In Marocco ci sono talmente tante cose da fare e da vedere oltre le moschee che avrai l’imbarazzo della scelta.
Cerca però di non commettere l’errore di concentrare troppe cose in un unico viaggio. Un viaggio in Marocco è un viaggio che va goduto a un ritmo lento per vivere appieno la cultura marocchina.
Piuttosto pianifica di tornarci più di una volta, e dedica a ciascun viaggio in Marocco il giusto tempo.
Io sono talmente innamorata del Marocco che finora ci sono andata 3 volte. Questi sono stati i miei 3 itinerari di viaggio in Marocco:
- Casablanca – Fez – Rabat
- Marrakech e Cascate di Ouzoud nel Medio Atlante
- Tangeri – Ceuta – Chefchaouen
E ognuno di loro è stato meraviglioso.
Certo essere bionda può avere degli svantaggi in Marocco. I marocchini sono persone molto particolari, che passano da una cordialità estrema a un’aggressività incredibile condita di insulti quali “razzista” o “strega” solo per aver ignorato proposte di “matrimonio berbero” e “amore marocchino”. Ma tutto questo sempre in un contesto molto divertente, e mai pericoloso.
Devo però confessare che il mio amore per il Marocco è condizionato dal cibo. Cibo D-I-V-I-N-O. Anche se sono giunta a queste 3 conclusioni:
- Il cumino è la spezia meno digeribile del mondo.
- I piccioni è meglio lasciarli in pace a scagazzare dai tetti piuttosto che mangiarli in un panino con cipolle e cannella.
- Nessun’altra sostanza al mondo mi ha provocato una dipendenza maggiore di quella provocata dai gateaux marocains.
E questo fu il giorno in cui la questione dei gateaux marocains mi sfuggì completamente di mano:
Insomma, mi sembra chiaro che sono follemente innamorata di questo paese, della sua cucina e della sua cultura.
E adesso tocca a te. Fai le valigie, prendi un aereo per il Marocco e, come dicevano i Clash, ROCK THE CASBAH! 🤘🏻
Leggi anche:
La mia intervista a Rolling Pandas in cui ho parlato di Viaggi in Marocco e molto altro
CASABLANCA: COSA VEDERE IN UN GIORNO
FES: UNA CACCIA AL TESORO NELLA MEDINA DI FES
RABAT: COSA VEDERE IN UN GIORNO
MARRAKECH: ITINERARIO DI 4 GIORNI
TANGERI: COSA VEDERE IN UN GIORNO
CEUTA: UN PEZZETTINO DI SPAGNA NEL MAROCCO
CHEFCHAOUEN: COSA VEDERE NELLA PERLA BLU DEL MAROCCO
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